Sharing Mobility

Negli ultimi anni l’Amministrazione comunale ha sempre più favorito la diffusione dei servizi di mobilità condivisa, vale a dire l’uso collettivo di mezzi di trasporto (bici, auto, scooter, monopattini) utilizzabili per brevi periodi dietro un corrispettivo a tempo e/o chilometrico. Rispondendo a una crescente domanda, sono aumentate le flotte dei mezzi presenti in città, sono stati pubblicati bandi per lo sharing, e le sperimentazioni avviate (ad esempio micromobilità con mezzi elettrici) hanno dato risultati positivi. Solo per quanto riguarda le biciclette, attualmente vi sono oltre 32 mila stalli per la sosta delle biciclette in tutta la città, circa 7.000 sono esterni al Municipio 1 e collocati nelle aree adiacenti alle fermate della metropolitana e più di 3.000 si trovano lungo le piste ciclabili.

I mezzi in sharing hanno un duplice effetto: riducono il numero di veicoli circolanti, limitando la congestione del traffico cittadino e le emissioni inquinanti, e alleggeriscono i mezzi pubblici. Spesso infatti vengono usati come mobilità complementare al sistema di trasporto pubblico locale (tipico il caso dei passeggeri che raggiungono la città in treno e poi raggiungono la destinazione finale in bici o monopattino).

In uno scenario post pandemia è probabile che questo tipo di servizi sarà ancora più richiesto, avendo il vantaggio di permettere spostamenti in sicurezza per i cittadini, ed evitando assembramenti sui mezzi pubblici (dove tra l’altro è attualmente imposto un indice di riempimento ridotto).