E’ conclamato che il superamento di divari e discriminazioni si traduce in un aumento complessivo dell’efficienza, della produttività e della crescita. Il tema delle pari opportunità e del diversity management appare ancora più importante nel mondo dell’impresa contemporanea: innanzitutto, come elemento di criticità, perché la crisi economica e sociale conseguente alla pandemia esacerba la divaricazione delle disuguaglianze, in seconda istanza, come opportunità, perché la sensibilità delle nuove generazioni e i trend socio-economici indicano questo tema come punto focale di interesse di politiche e azioni. Se pari opportunità non corrisponde solo e soltanto ad un riferimento al tema di genere, certamente quest’ultimo ne è espressione emblematica. Le imprese femminili nei territori di Milano sono 54.561, il 17,9% del totale, dato inferiore alla media nazione (22%). Tuttavia più alti della media italiana –e in linea con i parametri europei- sono invece i tassi di occupazione, scolarizzazione e posizioni dirigenziali delle donne nel contesto economico milanese. Con riferimento ai settori economici, il 25% delle imprese in rosa è afferente al commercio all’ingrosso e al dettaglio, il 13% ad attività di servizi, il 10% ad attività immobiliari e il 9% alle attività professionali, scientifiche e tecniche: emerge quindi anche da questo punto di vista il ruolo del terziario di mercato nell’integrazione e nelle potenzialità di crescita del territorio.