Abusivismo e contraffazione

Contraffazione e abusivismo rappresentano due fenomeni, spesso tra loro collegati, che distorcono la concorrenza e alterano la trasparenza del mercato, a partire dalla tutela del consumatore. Sul terziario di mercato essi impattano da diversi punti di vista sulla vita delle imprese legali. Innanzitutto, questi fenomeni creano un danno economico diretto nel momento in cui sottraggono clientela e acquisti al mercato sano, peraltro senza sopportare i doverosi costi collegati alla messa in regola, alla qualità e alla sicurezza delle proprie attività. Inoltre, in modo ancor più pernicioso, costituiscono un profondo danno di immagine e reputazione alla categoria, che sconta, in particolar modo a livello di controlli e penalizzazioni, i fenomeni deteriori provocati da chi non agisce nella legalità. Va poi ricordato che tali fenomeni sono non di rado non soltanto tra loro collegati, ma in generale alimentano alla fonte mafie e organizzazioni criminali che vi costruiscono reti di profitto e scalabilità. Tutto ciò appare ancor più insostenibile, ma anche pericoloso, nel momento di crisi attuale dove sicurezza e salute sono certo istanze primarie, ma nuove povertà, degrado e le stesse restrizioni alle attività legali rischiano di favorire una mera competizione di prezzo e disponibilità che non ha riguardo per le regole comuni.