Il segretario generale Marco Barbieri: il risultato che abbiamo ottenuto è molto importante. Intervenire sulla Tari, piuttosto che su altri tributi, è giusto perché riguarda tutti
Per un bar di 100 mq. 723 euro in meno quest’anno rispetto al 2019 e 434 euro in meno quest’anno rispetto al 2020. Per un albergo 1.000 mq. 1.725 euro in meno quest’anno rispetto al 2019 e 1.035 euro in meno quest’anno rispetto al 2020. Per un negozio d’abbigliamento di 150 mq. risparmio di 337 euro rispetto al 2019 e di 202 euro rispetto al 2020. Sono le prime elaborazioni dei Servizi Tributari di Confcommercio Milano con l’azzeramento, per il 2021, della parte variabile della Tari, la tassa rifiuti, per le utenze non domestiche approvato dal Consiglio Comunale dopo il recepimento in Giunta dell’atto d’indirizzo delle forze di maggioranza in Consiglio (primo firmatario dell’ordine del giorno Filippo Barberis).
“La cancellazione, per quest’anno, della parte variabile della Tari – sottolinea Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano – porta a un consistente risparmio complessivo per le imprese, 36 milioni di euro, con significative riduzioni e un beneficio concreto per le attività che producono più rifiuti: l’incidenza della parte variabile sulla tariffa Tari è ampiamente superiore al 30%. Per alcune categorie il minor esborso potrà sfiorare il 50%”.
“Quello che abbiamo ottenuto è un risultato molto importante per le attività commerciali e artigiane milanesi – prosegue Barbieri – intervenire sulla tassa rifiuti è da mesi una nostra forte richiesta. Avevamo chiesto anche l’esenzione per i primi mesi del 2021. Perché ridurre la tassa a chi di rifiuti, per chiusure e lockdown, ne ha prodotti pochissimi, è solo un atto di giustizia. E intervenire sulla Tari, piuttosto che su altri tributi, è giusto perché riguarda tutti”.
Milano, 30 giugno 2021
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