In vista delle elezioni per il sindaco il sondaggio di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza incentrato sui temi per il capoluogo
(e gli altri Comuni al voto)
Tributi locali e burocrazia:
a Milano con l’emergenza serve una svolta
Il 91% delle imprese chiede la restituzione di parte della Tari e il 92% un fondo di copertura per diminuire tasse e imposte. Per il 96% occorrono più investimenti per semplificare le procedure burocratiche. Mobilità: maggioranza contraria a ulteriori piste ciclabili. Attrattività: un grande evento sulla cultura per ridare slancio alla città. Campagna di vaccinazione Covid: collaborare di più con la Regione. Sanificare le strade e maggiori controlli anti-assembramenti
E’ severo il giudizio delle imprese sui tributi locali: per il 64 % sono finora inadeguate le misure prese per diminuire la pressione del fisco e il 91% pensa che il Comune dovrebbe restituire parte della Tari (tassa rifiuti) 2020. Mentre il 92% ritiene che occorrerebbe creare un fondo di copertura per diminuire tasse e imposte che gravano sulle attività economiche. E’ quanto emerge dal sondaggio di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza incentrato sui temi per Milano (e i Comuni della Città Metropolitana e delle province di Monza Brianza e Lodi) in vista delle elezioni per il sindaco. E’ una prima iniziativa di carattere più generale (782 le imprese che hanno partecipato al sondaggio*, per il 76% imprese fino a 5 addetti. Da dettaglio non alimentare 20%; agenti e rappresentanti di commercio 18%; ristorazione 17% e servizi alle imprese 11% il maggior numero di risposte) dopo l’apertura di ConfcommercioPerMilano www.confcommerciopermilano.it, la piattaforma digitale dove la Confcommercio milanese raccoglie le proposte del mondo del terziario per i candidati alle elezioni amministrative.
FISCO, COVID E MOBILITA’ I TEMI PIU’ SENTITI– La pressione fiscale sulle imprese (33%) è prioritaria per gli operatori del terziario in previsione degli appuntamenti elettorali amministrativi. Molto importante è naturalmente anche l’emergenza sanitaria Covid (27%). Poi mobilità traffico e infrastrutture (15%) e turismo attrattività (9%).
MENO BUROCRAZIA E PIU’ INVESTIMENTI PER MIGLIORARE LA RETE DI CONNESSIONE DIGITALE – Oltre che sui tributi locali, molto critico è il giudizio delle imprese su burocrazia e rete di connessione digitale. Il 96% reputa necessari ulteriori investimenti per semplificare le procedure burocratiche: per il 58% i servizi online offerti dal Comune non hanno consentito di snellirle. L’87% ritiene in generale che debba essere potenziata la tecnologia per una miglior connessione.
MOBILITA’: NO AD ALTRE PISTE CICLABILI E A LIMITAZIONI DELLA SOSTA SULLE STRISCE BLU
Il 48% dà un giudizio negativo sulla situazione attuale della mobilità cittadina (positivo il 13%, giudizio neutro dal 39%). Fra i provvedimenti giudicati in modo più critico l’eventuale limitazione, a un massimo di due ore, della sosta sulle strisce blu (contrario il 57%, favorevole il 20%, giudizio neutro dal 23%), l’ulteriore ampliamento delle piste ciclabili (contrario il 54%, favorevole il 29%, giudizio neutro per il 17%), l’istituzione di nuove isole pedonali e di zone a velocità limitata (contrario il 48%, favorevole il 29%, giudizio neutro per il 23%).
RILANCIARE MILANO CON UN GRANDE EVENTO SULLA CULTURA. OLIMPIADI MILANO-CORTINA BUON “VOLANO” PER IL TURISMO – Il 47% di chi ha risposto al sondaggio vorrebbe candidare Milano a un grande evento sulla cultura (il 33% su ambiente e sostenibilità, il 20% sulla salute). Per il 78% il Comune dovrebbe impiegare maggiori risorse nella promozione turistica della città anche a livello internazionale. E l’85% chiede che i proventi dell’imposta di soggiorno siano destinati a iniziative di promozione della domanda. Per il 60% degli imprenditori le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 saranno in grado di rilanciare il turismo del territorio. Per il 23% il giudizio è neutro. Più pessimista, invece, il 17%.
CONTRASTO AL COVID: PIU’ SANIFICAZIONE E CONTROLLI, MA ANCHE MAGGIOR COLLABORAZIONE CON LA REGIONE NELLA CAMPAGNA VACCINALE – Giudizio critico sull’impegno del Comune nelle azioni di contrasto al Covid: per l’80% si deve impegnare maggiormente nella sanificazione delle strade e nei controlli anti-assembramento. E il 67% chiede più investimenti nella comunicazione ai cittadini sui comportamenti da adottare per evitare la diffusione del contagio. Il 92% reputa che il Comune debba collaborare con la Regione per fornire edifici, spazi attrezzati e personale per la vaccinazione di massa.
PERIFERIE: PER IL 62% NON SONO MIGLIORATE. PIU’ LEGALITA’ PER COMBATTERNE IL DEGRADO – Negli ultimi cinque anni la situazione delle periferie non è migliorata per il 62% degli intervistati (59% Milano città, 66% hinterland milanese, 72% Monza Brianza). E’ la legalità (55%) l’ambito in cui si ritiene sia necessario l’intervento più urgente per combatterne il degrado. A distanza le altre proposte: 28% più servizi e aree verdi, 17% maggiore accessibilità (collegamenti, infrastrutture).
INTERVENTI NELLE AREE DI TRASFORMAZIONE URBANA: SPAZIO A POLI DI RICERCA E IMPRESE ALTAMENTE TECNOLOGICHE – In quale direzione devono andare le politiche di intervento nelle aree di trasformazione urbana? Per il 37% vanno incentivati gli insediamenti dei poli di ricerca e per il 31% comunque le imprese ad elevato potenziale tecnologico. Solo il 3% chiede altri centri commerciali.
SMART WORKING SENZA ECCESSI PER NON DESERTIFICARE LA CITTA’ – Nel sondaggio si chiede anche una valutazione dello smart working. Per il 59% è utile, ma si rischia di procurare la desertificazione di alcune zone della città danneggiando le attività economiche. Assolutamente negativo per il 18%; utile, ma da regolamentare meglio per il 17% e assolutamente positivo per il 6%.
*Le imprese di Milano città che hanno risposto al sondaggio rappresentano il 58% del totale, il 24% da Milano hinterland, il 12% da Monza Brianza e il restante da Lodi o altre località.